carnet de notes 493

in veneto, il territorio bagnato dal fiume

brenta, e le sue ville

http://www.larivieradelbrenta.it/


carnet de notes 493

carnet de notes by paolo rinaldi, rinaldi.paolo@fastwebnet.it, 0039.3483577940, @paolorinaldi, https://www.facebook.com/paolrin


villa erizzo belvedere

Villa Erizzo Belvedere costituisce insieme al suo Parco romantico ottocentesco con laghetto, montagnola e torretta, il luogo più suggestivo della città di Mirano. All’interno del parco si trova il Castelletto neogotico, finta rovina e gioiello architettonico dovuto all’ideazione dell’architetto Iappelli.

Villa Belvedere è nota soprattutto per il parco, menzionato tra i 10 più belli d'Italia. Parco che è oggi di proprietà comunale ed è stato unificato con quello della adiacente villa Morosini-XXV aprile. Parco e villa hanno finito per prendere il nome dalla ottocentesca torre del Belvedere, di stile neogotico, sulla collinetta di fronte alla villa. La villa fu costruita nel Seicento per conto della famiglia veneziana degli Erizzo presso i laghetti formati dal torrente Musone, dove funzionavano diversi mulini. L'edificio ha un aspetto semplice e sobrio con un piano terra e due piani. Unico elemento distintivo il balcone al piano nobile con tre finestre contornate di pietra d'Istria. Un porticato collega la villa alla barchessa che oggi ospita il teatro della città di Mirano. Un ponticello dietro la barchessa collega le due parti del parco e permette di raggiungere la villa Morosini-XXV aprile. La villa è oggi di proprietà del comune e ne ospita alcuni uffici, oltre al già ricordato teatro nella barchessa. Dei vari elementi strutturali che compongono il castelletto, il più noto è la torretta ottagona a cinque piani, nell’interno della quale si sale attraverso una scala a chiocciola al "Belvedere" dotato di una bifora neogotica per ognuno dei lati dell’ottagono. le grotte sono state costruite con terra di riporto degli scavi del laghetto

http://venetoedintorni.it/ville-casali-veneto/89_Villa-Belvedere–Mirano-VE.html


mirano, chiesa di san michele arcangelo, il campanile e l'altare maggiore

Il Duomo di San Michele Arcangelo si trova in centro città, a pochi passi dal parco del Belvedere. Questa cattedrale che dall'esterno appare estremamente spoglia, niente decorazioni nè scalinate, principalmente nacque come convento per l'ordine degli Agostiniani durante il Quattrocento. Al suo interno si trovano affreschi di Gianbattista Tiepolo, come il Miracolo di Sant'Antonio; si possono notare le statue degli angeli e dell'Arcangelo Michele, opera del Giuseppe Torretto, maestro di Antonio Canova.

l'altare di sant'antonio da padova, painting "il miracolo di s.antonio che riattacca il piede" by giambattista tiepolo

http://www.comune.mirano.ve.it/vivere/luoghi_di_culto/chiesa_mirano.htm


ca' della nave

Verso la meta' del Cinquecento venne costruita la superba villa Grimani Morosini detta Ca della Nave; tra il Seicento ed il Settecento, sorsero anche altre dimore di ricche famiglie veneziane, ma purtroppo ora sono scomparse e molte di esse avevano un oratorio ed erano circondate da proprieta' molto estese. Nel Settecento, Martellago fu praticamente in possesso dei Grimani ai quali appartenevano gran parte delle terre, dei mulini del borgo e tutte le case del paese

il giardino

le botti dipinte

il golf club di ca' della nave

http://www.cadellanave.com/


villa foscari la malcontenta

Villa Foscari, detta “La Malcontenta”, è una villa palladiana della Riviera del Brenta. Andrea Palladio la costruì nel 1554 su richiesta di due committenti, i fratelli Alvise e Nicolò Foscari, discendenti del doge Francesco Foscari: è l'unica dimora progettata dal celebre architetto vicentino in provincia di Venezia. L’architettura di Villa Foscari è un capolavoro di equilibrio formale: Palladio disegna un edificio a pianta centrale su tre piani, perfettamente simmetrico. Le forme sono ispirate a un tempio esastilo d’ordine ionico. Il piano nobile della Villa è decorato da un grandioso ciclo di affreschi di Gian Battista Zelotti (partner, in molte altre opere, di Paolo Veronese) con temi tratti principalmente dalle Metamorfosi di Ovidio

https://www.lamalcontenta.it/


la navigazione sul fiume brenta

Ogni anno, da marzo a ottobre, una romantica minicrociera, tra le Ville Venete della Riviera del Brenta, da Padova a Venezia e viceversa, tra arte e storia, lungo il percorso dell’antico Burchiello veneziano del ‘700.
Il Burchiello era una tipica imbarcazione veneziana per trasporto passeggeri, dotata di una grande cabina in legno, con tre o quattro balconi, finemente lavorata e decorata. Il Burchiello veniva utilizzato dai ceti veneziani più facoltosi per raggiungere dalla città le loro Ville in campagna. Come un tempo, ancor oggi il Burchiello, quale servizio di linea di gran turismo, ripercorre la Riviera del Brenta da Padova a Venezia e viceversa; erede delle antiche tradizioni, solca le acque del Brenta con lento incedere, mentre le guide a bordo illustrano la storia, la cultura e l'arte testimoniata dalle Ville del Brenta

http://www.ilburchiello.it/


villa contarini detta dei leoni

L’aspetto attuale della villa risale al 1558 quando il procuratore Federico Contarini la fece ristrutturare. Deve il nome “dei leoni” ai due leoni posti ai lati della gradinata d’ingresso. Nel 1696 i Pisani, nuovi proprietari, commissionarono a Giambattista Tiepolo gli affreschi raffiguranti l’evento storico del soggiorno del re di Francia Enrico III avvenuto nel 1574 proprio nella villa. Gli affreschi furono nel 1893 venduti a una ricca famiglia francese e oggi sono conservati nel prestigioso Museo Jacquemart-André di Parigi. Villa dei Leoni è proprietà del Comune di Mira dalla metà del XX secolo. 

Con un'azione spregiudicata 125 anni fa, il conte Dino Barozzi vendette a una coppia di facoltosi transalpini, gli affreschi conservati nella villa Contarini detta Dei Leoni a Mira sulla Riviera del Brenta. L'amministrazione del Regno d'Italia non riuscì a tutelare i propri beni che presero la strada di Parigi. Un convegno racconterà questo furto con destrezza. Non è stato solo Napoleone a rapinare le opere d'arte da Venezia, Veneto e Italia, ma, spesso, quadri, pitture, vere da pozzo, capitelli furono venduti

https://www.rivieradelbrentaturismo.com/strutture/villa-contarini-dei-leoni/


dolo, il mulino e il ristorante do mori calici e gusto

Dolo, in provincia di Venezia, si trova nel mezzo della Riviera del Brenta, per la precisione sulle rive della Brenta Vecchio Naviglio. Dolo fa parte di quei territori conquistati all’inizio del quindicesimo secolo dalla Repubblica di Venezia e utilizzati soprattutto, per la loro bellezza, come residenza per i nobili della Serenissima, che qui costruirono splendide ville

https://www.paesionline.it/italia/guida-dolo

https://www.facebook.com/pages/category/Comfort-Food-Restaurant/D%C3%B2-Mori-Dolo-293080644562600/


dolo, gelateria naturale scaldaferro

http://www.scaldaferro.it


Villa Pisani detta anche la Nazionale, rappresenta certamente uno dei più celebri esempi di Villa Veneta della Riviera del Brenta; sorge a Stra, in provincia di Venezia, ed occupa un’ intera ansa del naviglio del Brenta, si estende su una superficie di 11 ettari ed un perimetro esterno di circa 1.500 metri. Venne costruita a partire dal1721 su progetto di Gerolamo Frigimelica e Francesco Maria Preti per la nobile famiglia veneziana dei Pisani di Santo Stefano. Al suo interno sono visibili opere di Giambattista Tiepolo, Giovanni Battista Crosato, Giuseppe Zais, Jacopo Guarana, Carlo Bevilaqua, Francesco Simonini, Jacopo Amigoni e Andrea Urbani

All'epoca della costruzione Villa Pisani contava 114 stanze (oggi sono 168), in omaggio al 114° Doge di Venezia Alvise Pisani. La sua monumentalità ha fatto sì che la villa fosse più volte scelta come residenza o come sede per incontri tra monarchi,capi di stato e di governo; Villa Pisani ha ospitato anche Napoleone Bonaparte nel 1807 ,che la acquistò dalla famiglia Pisani per 1.901.000 lire venete,per poi consegnarla al viceré del Regno d'Italia Eugène de Beauharnais.Nel 1814 la villa diventò proprietà degli Asburgo, diventando luogo di villeggiatura ed ospitando l'aristocrazia europea, da Carlo IV di Spagna allo Zar Alessandro I a Ferdinando II di Borbone, re di Napoli. Nel 1866, anno dell'annessione del Veneto al Regno d'Italia, Villa Pisani divenne proprietà dello Stato, perdendo la funzione di rappresentanza e diventando, nel 1884 museo. Nel 1934 ospitò il primo incontro ufficiale tra Mussolini e Hitler. È stata usata da Pier Paolo Pasolini, nel 1969, per le riprese del film Porcile.

http://www.rivieradelbrenta.biz/ville_venete/villa_pisani.htm


Il parco di Villa Pisani fu realizzato anteriormente allla Villa, su progetto dell’architetto padovano Girolamo Frigimelica de’ Roberti, autore del famoso labirinto del parco oltre che di alcuni degli originali padiglioni come l’Esedra con due gallerie di glicine ai lati, la torretta al centro del labirinto e le scuderie sullo sfondo del grande parterre centrale


intramontabili eleganze. dior a venezia nell'archivio cameraphoto. museo nazionale di villa pisani, stra (ve). fino al 3 novembre 2019

http://www.villapisani.beniculturali.it


A Stra, non lontano da Venezia e Padova, lungo la Riviera del Brenta, nei pressi di Villa Pisani, sorge il complesso architettonico secentesco Villa Foscarini-Rossi. Sulle rive del Brenta, le nobili famiglie veneziane costruirono dimore importanti per la villeggiatura, specchio della loro ricchezza e potenza. Secondo il costume aristocratico, i Foscarini chiamarono illustri architetti, come Vincenzo Scamozzi, Francesco Contini, Giuseppe Jappelli, pittori e decoratori, come Pietro Liberi e Domenico de Bruni, affidando loro il compito di creare e decorare una residenza che esprimesse l'importanza del casato, soprattutto da quando la famiglia aveva dato alla Serenissima un Capitano da Mar e un Doge. Dopo un accurato restauro, l'intero complesso – Villa e Foresteria è stato aperto al pubblico, con l'intento di renderlo vivo cosi come era stato pensato e voluto dai nobili Foscarini; i saloni della Villa sono diventati sede museale, quelli della Foresteria ospitano convegni, meeting, ricevimenti, concerti, esposizioni

http://www.rivieradelbrenta.biz/news_ed_eventi/villa_foscarini_rossi.htm

In Villa sono ospitate due mostre permanenti: una, "Calzature d'Autore" raccoglie i modelli più rappresentativi della produzione di cinquant'anni della Rossimoda, che da anni realizza le calzature dei più famosi stilisti italiani, francesi, americani (Fendi, Genny, Yves Saint Laurent, Givenchy, Ungaro, Anne Klein, Richard Tyler, Vera Wang e altri). L'altra mostra raccoglie una parte della collezione d'arte moderna di Luigino Rossi, presidente del Calzaturificio Rossimoda, proprietario di Villa Foscarini

Il Museo della Calzatura, presso Villa Foscarini Rossi, raccoglie una collezione di http://www.villafoscarini.it/museo.phpine.


Villa Patriarca, villa veneta del 1700 e 4 stelle hotel vicino a Venezia, ha due giardini, una piscina all'aperto, due campi da calcetto, il ristorante Le Moeche e camere accoglienti

http://www.villapatriarca.it/it/home/, http://www.lemoeche.it/


da linda osteria del baccalà, stra (ve)

http://www.osteriadelbaccaladalinda.it


villa widman rezzonico foscari, mira (ve)

Costruita agli inizi del Settecento per volontà dei Serimann, nobili veneziani di origine persiana, la Villa ottenne l’attuale forma solo nella metà dello stesso secolo, quando la famiglia Widmann, dopo avere acquistato l’immobile, lo rimodernò adeguandolo al gusto rococò francese. Il corpo centrale divenne così accogliente dimora per feste e ricevimenti.

A impreziosire il salone principale nel 1865 circa furono chiamati due artisti, allora molto contesi nell’ambiente veneziano, Giuseppe Angeli (1712-1798), discepolo di Giambattista Piazzetta, e Gerolamo Mengozzi Colonna, collaboratore prediletto del Tiepolo. L’attribuzione degli affreschi non è tuttavia certa: alcuni studiosi li ritengono opera di Francesco Zanchi.

https://villawidmann.servizimetropolitani.ve.it/la-villa/


villa allegri von ghega, oriago

villa allegri von ghega si trova a oriago di mira, sulla riviera del brenta, e fu costruita dai conti allegri di vughizzolo nel’ 700 su fondamenta cinquecentesche, quale casino di gioco e casino di caccia. nei mesi estivi era molto frequentata dai patrizi veneziani che vi trascorrevano serate mondane tra divertimenti e gioco. per tipologia si tratta di un classico palazzo veneziano in terraferma. la villa e’ ancora oggi abitata dagli allegri von ghega. la villa è circondata da un ampio parco che nel lato fronte canale è strutturato all’italiana con influenze francesi. nella parte retrostante rimane visibile l’impianto italiano, ma con una prevalenza da parte del giardino ottocentesco romantico all’inglese

villa allegri, nel corso dei secoli, ha ospitato numerose famiglie storiche. nel 1848 fu la dimora del federmaresciallo austriaco radetzky, legato da amicizia con la famiglia allegri von ghega. da questo luogo comando’ l’assedio alla citta’ di venezia, durante l’insurrezione della citta’ contro gli austriaci. dal 1815 vi trascorse lunghi periodi di soggiorno il maresciallo marmont, duca di ragusa, generale di napoleone bonaparte.ospiti in villa furono anche il musicista piero ma scagni, il principe d’arenberg ed il violinista ettore monelli. nel settecento, tra gli ospiti del casino di gioco, ci furono anche giacomo casanova e l'imperatrice sissi

http://www.rivieradelbrenta.biz/ville_venete/villa_allegri.htm


villa farsetti e il suo parco, santa maria di sala

Non molto lontano dalla Riviera del Brenta, a Santa Maria di Sala, si può  ancora oggi ammirare il progetto incompiuto della maestosa villa Farsetti. A tentare la costruzione di questo palazzo immenso e sfarzoso fu l’abate Filippo Farsetti che, appartenuto ad una nobile e ricca famiglia veneziana, era un cultore del mondo classico a tal punto da essere disposto a prendere i voti pur di astenersi dalla vita politica per dedicarsi interamente all’architettura, alle arti e alle sue altre passioni. Filippo Farsetti, fortemente suggestionato dalla magnificenza e dallo splendore della reggia di Versailles, iniziò dagli anni ’40 del ’700 ad immaginare un complesso simile alla residenza francese a Sala. Nella sua tenuta di Sala egli voleva rievocare tutti i principali edifici dell’antica Roma

https://www.baroque.it/luoghi-del-barocco/la-villa-nel-periodo-barocco/villa-farsetti.html


noale

porta e torre trevigiana e il museo degli attrezzi agricoli

I molti reperti archeologici testimoniano che la civiltà era presente nel territorio già in epoca preromana e romana. A questi si aggiungono vari toponimi di chiara origine latina e la disposizione di strade e fossati che ricalca la regolarità della centuriazione. Inoltre, esiste una tradizione che afferma che la comunità di Noale fosse stata evangelizzata da San Prosdocimo, primo vescovo di Padova, nel I secolo. Novalis crebbe d'importanza dopo il 1000 quando venne fortificata per divenire un avamposto militare di Treviso, poco lontano dal confine con la rivale Padova (rappresentato dal fiume Musone)

la rocca dei tempesta. sculture di arnaldo pomodoro

https://it.wikipedia.org/wiki/Noale, http://www.proloconoale.it/


libri

civiltà e cultura di villa tra '700 e '800 a mirano e nella terraferma veneziana. marsilio ed.; edilizia rurale a mirano; giandomenico tiepolo a mirano, gianna marcato, il pratopublising house, http://www.ilprato.com; giandomenico tiepolo. storie di vita quotidiana a venezi e nella teraferma, marsilio ed.; la chiesa parrocchiale di scaltenigo, alda michieletto gasparini, centro studi e documentazione tiepolo; l'arte dei calegheri e dei zavateri di venezia dal medioevo a oggi. edizioni il gazzettino; santa maria delle fratte a scaltenigo, comune di mirano


 

carnet de notes by paolo rinaldi
online weekly magazine 08/07/2019
(travel, viaggi, architettura, interni, design, hotels, ristoranti, bar, luce, arte, mostre, foto, fashion, installazioni, musei, teatro)
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